giovedì 12 marzo 2009

Tutti dormono, loro picchiano.

Qualche giorno fa, mi è capitato di vedere, in un telegiornale di Stato, una manifestazione di cittadini inglesi fronteggiata da poliziotti per nulla armati, i quali tentavano di contenere la folla con la loro stessa presenza ed assicurando il controllo, più che l'opposizione violenta.

In terra nostrana, da qualche tempo si è perso il concetto della libertà di manifestazione delle opinioni (nonostante chi governa utilizzi il termine libertà tutti i giorni, impropriamente) e si ritiene lecito l'intervento dei celerini alle più innoque manifestazioni. É chiaro che ad essere temuto non è tanto la violazione dell'ordine pubblico, quanto la violazione del comune senso di assoggettamento al potere. Infatti come paradosso di questa devastata nazione, i numerosi delinquenti condannati in via definitiva, che siedono in parlamento, fra qualche mese godranno anche della pensione a vita. Chi liberamente manifesta per la preoccupante situazione sociale italiana, come gli studenti dell'Università di Pisa lo scorso venerdì, è segnato dai manganelli delle forze dell'ordine. Tutto questo nell'assoluto silenzio dei mezzi di informazione.