mercoledì 31 agosto 2011

Il liberismo dei libri senza sconti.

Da domani non sarà più possibile applicare sconti oltre il 15% sui libri venduti on line.
In tutti i Paesi avanzati si promuove la lettura, in Italia si scoraggia sia l'acquisto che la lettura. Dalla mezzanotte di oggi entrerà in vigore la legge Levi (dal nome del deputato che l’ha presentata in Parlamento) la quale fissa al 15% il tetto massimo degli sconti applicabili sul commercio online di libri. Per questo la norma è stata ribattezzata anti Amazon, colosso mondiale che ha creato scompiglio nel mercato editoriale.
Il provvedimento è palesemente in contraddizione con i principi del libero mercato condivisi in sede Europea dal nostro Paese e tanto cari, almeno a parole, al nostro governo.
I benefici di questo provvedimento non andranno certo nella direzione dei cittadini che si vedono scippare ancora una volta la libertà di scelta negli acquisti, mentre chi realmente terrà nelle mani la decisioni dei prezzi dei prodotti editoriali saranno sicuramente gli editori (Mondadori vi ricorda niente?). 
Nei paesi dove la percentuale di lettori è molto più alta i cittadini scelgono le classi politiche e dirigenti con maggiore consapevolezza, senso critico e liberi da condizionamenti mediati degni del Fahrenheit 451 che viviamo in Italia da fin troppo tempo.
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