giovedì 30 dicembre 2010

Buon anno 2011.


Ho pensato a lungo sul come augurare un felice e prospero 2011 e non nego di aver avuto non poche difficoltà a pensare che questo augurio potesse giungere solo a chi come me in questo momento è comodamente seduto davanti ad una scrivania ed al suo computer. Certo che auguro, ai lettori di questo Blog, un 2011 ricco di positive novità, ma credo anche che gli auguri dovremmo intenderli, noi figli del finto benessere, come la necessità che gli anni a seguire siano migliori, in senso progressivo, per tutti. Progressivo e cumulativo.
Come lo è la conoscenza umana, come lo è la scienza e come dovrebbe essere il benessere per tutti. 
Siano migliori, i prossimi anni, per i tanti che probabilmente un computer non lo possiedono o pur se lo possiedono in questo momento non sanno cosa farne. Parlo di quelle persone a cui viene negato un reddito ed il sostentamento dignitoso, a quelli a cui vengono negate delle cure sanitarie adeguate ed eque, ai molti a cui, a vario titolo vengono negati gli affetti ed ai tanti a cui vengono negati i diritti fondamentali.
Buon anno 2011.

domenica 28 novembre 2010

Succede a Molfetta.

Ma pochi ne parlano.

Nell'assenza di commenti da parte della stampa locale, rilevo una certa censura, forse per la peculiarità dell'evento svoltosi al di fuori delle segreterie o forse per quanto coraggiosamente esplicitato da d'Ingeo che pone una seria riflessione sull'etica dell'informazione molfettese (salviamo www.ilbiancorossonews.it che comunque ne ha parlato).
Interessante l'intervento di Onofrio Romano, analisi da tenere in considerazione per le future candidature e per la linea politica del centro-sinistra molfettese.Il destino poi, ha voluto che una così precisa riflessione sia stata fatta proprio nel giorno in cui veniva ufficializzato l'affluire di De Robertis (ex Forza Italia, poi PDL,poi...) nelle file di SEL. A giudicare dalla disposizione in sala mi sembrava di vedere un plotone di una gara ciclistica in cui i campioni si controllano a vista pur restando confusi nel gruppo. Io spero nella fuga di un nuovo campione, un nome ce l'avrei. E' un ottimo rompighiaccio :-) . 
Nel frattempo "godetevi" il diluvio che continua ad abbattersi su Molfetta e stringete i pugni.

mercoledì 27 ottobre 2010

Win for life? No, è il Parlamento italiano.

C'è chi ha bisogno di 41 anni di lavoro per godere di un modesto vitalizio ( gran parte degli italiani ) e chi dopo 5 si assicura a vita 1291 euro.
Non è il Win for life, è il Parlamento italiano. Il 21 settembre 2010 si è votata la proposta di Italia dei Valori di abolire questo ingiustificato privilegio dei parlamentari, in un momento in cui la maggior parte dei cittadini è impegnata  fronteggiare una crisi che sta mettendo in ginocchio le famiglie. Eccovi il risultato della votazione tenutasi alla Camera dei Deputati:

Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498
 il risultato della votazione: la Camera respinge 

La lega a votato ampiamente contro la proposta di abolire questo vitalizio; altro che Roma ladrona!
Stringete i pugni!

mercoledì 14 luglio 2010

Dal diritto alla salute alla lotta per la salute. Lettera aperta ai pugliesi del dott. Di Ciaula.

Lettera aperta ai pugliesi
di Agostino Di Ciaula

Ci sono stati momenti e luoghi nella storia in cui persone private dei propri diritti hanno deciso di affrontare i prepotenti di turno, pur sapendo di imbarcarsi in un’impresa impossibile. 
Questo è uno di quei momenti, e qui è uno di quei luoghi.

I pugliesi vivono in una regione che produce oltre l’80% di energia in più rispetto al proprio fabbisogno.

I pugliesi muoiono in una regione che ha una prevalenza di tumori maligni elevatissima soprattutto nelle zone intossicate da insediamenti industriali inquinanti e privi di freni inibitori.

Tutto questo non ha impedito negli ultimi anni (e continua a non impedire) atti di aggressione industriale ad opera di gruppi che ritengono più importanti i benefici derivanti dal profitto economico, che il rispetto della dignità civile ed umana, calpestando quanto di bello la nostra regione può ancora offrire.
Mi piacerebbe vivere, come un tempo, in una Puglia interamente dipinta con i colori del cielo, della campagna, del sole e degli ulivi, profumata di terra e di mare.
Questa Puglia sta scomparendo sotto i fumi, le ceneri, il cemento, la puzza e gli scarichi provenienti dalla fogna industriale energetica di un nord che ritiene prioritari i benefici derivanti dal profitto economico della colonizzazione.Sulle ferite aperte dei pugliesi continua ad essere versato sale, sotto forma di circa 30 nuovi impianti inquinanti in itinere, tra inceneritori, centrali a biomasse, centrali termoelettriche, rigassificatori, distribuiti con scientifico, freddo e spietato cinismo dalla Daunia al Salento.
 Su tutto questo gela l’animo l’incapacità delle amministrazioni pubbliche di tutelare il bene comune e, a volte, persino il sospetto o la constatazione di meschine connivenze. 
Da cittadini pugliesi dobbiamo essere consapevoli che la nostra regione sta combattendo una lotta per la sopravvivenza.
La realtà è solo una: siamo in guerra, e non abbiamo alleati.
Una guerra non dichiarata da noi, ma dai nostri aggressori. Una guerra per loro spietata e senza limiti né regole.
Una guerra che invece per noi è pacifica e combattuta solo con le armi della testimonianza, del rispetto della legalità e dell'informazione.
Una guerra necessaria a preservare quel poco di bello che c'è rimasto e magari a restituirci tutto il bello che ci hanno rubato.
Siamo noi a dover creare il mondo che vogliamo. Organizziamoci per la rinascita. Seppelliamo i nostri oppressori con la nostra voglia di civiltà e democrazia e, soprattutto, diffondiamo la consapevolezza che siamo più di loro.



Nota personale
La necessità di invertire una rotta che porta indubbiamente verso un naufragio annunciato, è rilevato in anticipo dal pensiero di non pochi filosofi del novecento che si sono interrogati sulle problematiche derivanti dall'azione dell'uomo nella società moderna. Fra i più interessanti segnalo Hans Jonas che nel suo Organismo e Libertà pone l'accento sulla necessità di riporre l'individuo nella Natura e di una azione guidata dal Principio della responsabilità, principio ormai scomparso dall'azione degli attuali amministratori. Stringete i pugni.

Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la sopravvivenza della vita umana sulla terra. (H.Jonas - Il Principio della responsabilità, 1979)

domenica 25 aprile 2010

25 Aprile - Buona festa della Liberazione dal nazi-fascismo.

Gianni Rodari 
Compagni fratelli Cervi - 1955

Sette fratelli come sette olmi,
alti robusti come una piantata.
I poeti non sanno i loro nomi,
si sono chiusi a doppia mandata :
sul loro cuore si ammucchia la polvere
e ci vanno i pulcini a razzolare.
I libri di scuola si tappano le orecchie.
Quei sette nomi scritti con il fuoco
brucerebbero le paginette
dove dormono imbalsamate
le vecchie favolette
approvate dal ministero.

Ma tu mio popolo, tu che la polvere
ti scuoti di dosso
per camminare leggero,
tu che nel cuore lasci entrare il vento
e non temi che sbattano le imposte,
piantali nel tuo cuore
i loro nomi come sette olmi :
Gelindo,
Antenore,
Aldo,
Ovidio,
Ferdinando,
Agostino,
Ettore ?

Nessuno avrà un più bel libro di storia,
il tuo sangue sarà il loro poeta
dalle vive parole,
con te crescerà
la loro leggenda
come cresce una vigna d'Emilia
aggrappata ai suoi olmi
con i grappoli colmi
di sole.

venerdì 16 aprile 2010

Sul conflitto di interessi.

Guglielmo Minervini in una sua nota, Pensieri 10, ha scritto in merito alle recenti elezioni regionali, in Puglia, che: Numerosi imprenditori eletti nel consiglio regionale sollevano il bisogno di regolare il possibile conflitto di interesse. Affermare la separazione della funzione pubblica dalla tutela degli interessi privati, anche quelli dei parenti stretti, significa difendere una politica sana. E sconfiggere il berlusconiano "fare politica per farsi gli affari". La Puglia laboratorio di cambiamento comincia così.
Questo, ma soprattutto le seguenti repliche dei lettori, mi ha fatto riflettere in merito al rapporto fra la democrazia (o quanto l'Italia ambisce ad esserlo) e la partecipazione delle diverse categorie professionali alla vita politica del nostro paese.

Penso che una democrazia vera non debba temere la partecipazione di alcuna delle categorie professionali. Risulta evidente che in Italia questo è, al momento, una "utopia", nel senso che si legifera nella direzione opposta provocando seri timori per la stabilità democratica del paese.
La visione dell'imprenditore onesto o disonesto rientra nell'etica di ciascun individuo e nella propria adesione alle leggi dello stato e della morale comune (quest'ultima variabile dipendente dalla cultura dominante) pertanto forse in Svezia potrebbe non essere necessario, ma in Italia dove l'illegalità è premiata, così come in altri paesi, è necessario difendere la democrazia con leggi che regolino i diversi conflitti di interesse. In merito alla categoria degli "imprenditori" concordo con quanto afferma Umberto Galimberti, sul fatto che il "Mercato" ha eliminato il dualismo fra imprenditori e dipendenti creandone uno fra chi governa il Mercato e chi lo subisce.Credo che fra questi ultimi, oggi ci siano la gran parte dei piccoli e medi imprenditori italiani.

giovedì 25 marzo 2010

Raiperunanotte


Avendo denunciato più volte l'anomalia del sistema delle comunicazioni in Italia, Il Pugno partecipa alla diffusione del programma di libera informazione Raiperunanotte, trasmissione condotta da Michele Santoro con la partecipazione di Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e molti altri ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo.

giovedì 4 marzo 2010

Nessuno dica che non era stato avvisato.

Un altro duro colpo alla legislazione del lavoro è stato inferto dalla maggioranza di governo che nella giornata di ieri ha approvato  in via definitiva il disegno di legge delega sul lavoro. 
Il ddl  delega il governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.

Tra le vergognose misure del provvedimento, quella che contiene le  norme sull'arbitrato per risolvere le controversie di lavoro, che secondo molti minano la validità dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. 
Per quanto riguarda le controversie di lavoro, viene limitata la competenza del giudice e viene privilegiato il canale dell'arbitrato e della conciliazione. Sarà possibile stabilire sin dal contratto di assunzione (in deroga rispetto ai contratti collettivi) che qualsiasi controversia tra lavoratore e azienda venga affidata a un arbitro e non a un giudice.
Nessuno dica che non era stato avvisato.

sabato 23 gennaio 2010

Solidarietà ai lavoratori dell' Eutelia.

Pubblico integralmente un volantino giuntomi a firma delle lavoratrici e dei lavoratori della azienda Agile ex Eutelia che dimostra, ancora una volta, l'anomalia e l'inaffidabilità del tradizionale sistema dell'informazione in Italia.
AGILE -- ex EUTELIA
COME LICENZIARE 9000 PERSONE SENZA CHE NESSUNO SE NE ACCORGA !!!
E' iniziato il licenziamento dei primi 1200 lavoratori di
OLIVETTI-GETRONICS-BULL-EUTELIA-NOICOM-EDISONTEL TUTTI CONFLUITI IN:
AGILE s.r.l. ora Gruppo Omega
Agile ex Eutelia è stata consegnata a professionisti del FALLIMENTO.
Agile ex Eutelia è stata svuotata di ogni bene mobile ed immobile.
Agile ex Eutelia è stata condotta con maestria alla perdita di commesse e clienti .
Il gruppo Omega continua la sua opera di killer di aziende in crisi , l'ultima è Phonemedia 6600 dipendenti che subirà a breve la stessa sorte.
Siamo una realtà di quasi 10.000 dipendenti e considerando che ognuno di noi ha una famiglia, le persone coinvolte sono circa 40.000 eppure nessuno parla di noi.
Abbiamo bisogno di visibilità Mediatica, malgrado le nostre manifestazioni nelle maggiori città italiane (Roma – Siena Montepaschi -- Milano -- Torino -- Ivrea -- Bari -- Napoli – Arezzo - ) e che alcuni di noi sono saliti sui TETTI, altri si sono INCATENATI a Roma in piazza Barberini, nessun giornale a tiratura NAZIONALE si è occupato di noi ad eccezione dei TG REGIONALI e GIORNALI LOCALI.
NON siamo mai stati nominati in nessun TELEGIORNALE NAZIONALE perchè la parola d'ordine è che se non siamo visibili all'opinione pubblica il PROBLEMA NON ESISTE.
  Dal 4-Novembre-2009 le nostre principali sedi sono PRESIDIATE con assemblee permanenti 
 *Se sei solidale con noi INOLTRA QUESTO DOCUMENTO ad almeno 10 amici nei prossimi 30 minuti, non ti costa nulla , ma avrai il ringraziamento di tutti i lavoratori e le Lavoratrici di Agile ex Eutelia che da mesi sono senza stipendio * *Altrimenti questa azienda morirà * 
Le Lavoratrici e i Lavoratori di Agile s.r.l. -- ex Eutelia *GRAZIE*