venerdì 9 gennaio 2009

Leggi universali

Credetemi, studiare economia politica in piena estate non è un'esperienza piacevole pur se la materia risulta, per quanto disapplicata dalla classe politica dominante, di notevole interesse.
Nel cercare di fissare le diverse leggi, relazioni e sistemi che imperano nel mondo globalizzato ecco che, nell'estate 2003, si staglia davanti a me una spiegazione che chiarisce molti eventi, successi e fallimenti della nostra vita quotidiana.

A chi non è capitato di vedere il piccolo negozio che produceva fior di incassi, fallire non appena ha osato ingrandirsi?

Vediamo di spiegarlo con un semplice esempio.

Un contadino abituato a zappare la sua terra con una piccola zappa, avendo un piccolo gruzzoletto di soldi decide di investire in una zappa di medie dimensioni per far si che il suo lavoro diventi più celere e probabilmente meno faticoso.
In realtà questo investimento produce l'effetto sperato con il conseguente maggiore introito di danaro.
Allo stesso modo, decide di acquistare una zappa più grande con lo stesso risultato avuto in precedenza ma con una variante nuova. Con la nuova zappa il peso della terra diventa evidente e dopo diverse zolle è costretto a fermarsi per recuperare le forze. In ogni caso il nostro contadino nota che, pur se in quantità ridotta, l'aumento della dimensione della sua zappa ha prodotto un vantaggio alla sua attività. Ingordo, prova a spingersi oltre. Il risultato che ne ottiene è quello di essere praticamente impossibilitato allo svolgimento della sua attività in quanto la zappa grandissima gli impedisce di lavorare la terra a causa delle notevoli dimensioni e del peso delle zolle di terra. Questo investimento ha prodotto una perdita per il povero contadino che ha affrontato una spesa superflua ed ha perso anche una buona parte della sua produzione.
Questa storiella descrive grosso modo quella che Ricardo agli albori del XIX secolo battezzò come Legge dei rendimenti decrescenti.

E' chiaro che la stessa legge spiega  perché i lavoratori olandesi, che lavorano mediamente 6 ore al giorno, rendono più dei lavoratori italiani che ne lavorano 8 ed al contrario subiscono più incidenti sul lavoro.
Alla luce di questa legge risulta evidente che la strada per creare nuovo profitto per le aziende, non è quello di tagliare posti di lavoro, attività che riduce l'azienda ad uno stato di paralisi- come nel contadino con la zappa grandissima - ma si rende necessaria la ricerca di nuove produzioni e di maggiore accesso ai beni prodotti. Il core di questa legge permette di applicarla anche alla fisica, alcuni studiosi infatti ritengono che nello studio dei rendimenti energetici vi è un punto oltre il quale subentrano elementi caotici che non favoriscono il conseguente aumento energetico. La stessa legge potete applicarla all'impianto di riscaldamento o alla vostra macchina (vi dico subito che spingendo oltre un certo livello l'acceleratore otterrete solo un maggiore consumo della vostra auto a fronte di un incremento di velocità modesto o addirittura nullo). Se volete potete sperimentarlo dosando gli affetti con il vostro partner. Non esagerate!

3 commenti:

  1. ragionamento giusto e logico.ma la storia ci insegna che l'uomo, fin dai tempi lontani, se si pone degli obiettivi non ha pietà di nessuno. ed essendo capitalisti non importa quanta benzina consumino per arrivare al traguardo, l'importante è arrivare prima degli altri. e poi se per strada alcuni pezzi dell'auto vengono meno non è importante; tanto quando non camminerà più, ne acquisterà una nuova. in pratica che sia una zappa, un auto o un operaio, nel momento in cui si diventa pesanti, o si consuma troppo, o peggio si chiede tutela nell'ambiente di lavoro:l'imprenditore può fare a meno anche se a discapito di tutto il resto dell'azienda.

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  2. chi troppo vuole nulla stringe

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